Il fisioterapista Francesco Massara ha scelto di avvalersi della tecnologia Cryosound grazie al consiglio di un collega che già conosceva i risultati degli ultrasuoni abbinati alla terapia criogenica su patologie come le tendiniti in fase acuta, le lesioni muscolari e le infiammazioni da sovraccarico. Queste patologie, infatti, necessitano di una terapia immediata e gli ultrasuoni non sono applicabili prima delle 72 ore, mentre la terapia criogenica sarà applicabile già dall’immediato post trauma.

Dottor Massara cosa l’ha spinto a comprare Cryosound?

Avevo già un dispositivo per ultrasuoni e so quanto sono efficaci, ma il limite dell’effetto termico creato da questi ultimi si faceva sentire. Tratto molti giocatori di Padel, dove i traumi dovuti alla racchetta (gomito, spalla, ecc.) mi consentono di utilizzare il Cryosound immediatamente con risultati incredibili: si ha immediatamente una riduzione del dolore e grazie al freddo riesco ad usare potenze più alte in termini di watt con risultati più veloci.

Lo utilizza in modalità manuale o con il braccio fisso?

Di solito associo alla terapia con Cryosound una kinesi se tratto ad esempio un distretto come la spalla, ma se tratto una zona circoscritta utilizzo il braccio fisso in modalità pulsata con temperature leggermente sopra lo zero per non creare ustione da freddo.

Utilizza lo shock termico?

Certo che lo utilizzo! Passare dal freddo al caldo (o viceversa) è molto efficace come ginnastica vascolare ed è particolarmente indicato per situazioni post lesione muscolare.

Inoltre spesso uso la Crioterapia senza ultrasuoni nei soggetti dove non è possibile utilizzare tale metodica o, ad esempio, dopo una Tecar per chiudere il trattamento su una fase acuta.

Devo dire che ad oggi, con mia grande sorpresa, uso questo dispositivo tanto quanto una Tecar, quindi non posso che consigliarlo!

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