Il protocollo P.O.L.I.C.E. e le sue diverse fasi: Protezione, Carico Ottimale, Compressione, Ghiaccio ed Elevazione sono la base per una progressiva ed adeguata riabilitazione delle lesioni in fase acuta, sub-acuta o nel post-intervento.
Obiettivo del fisioterapista è l’individuazione di strategie riabilitative adeguate alla gravità ed alla natura delle lesioni che possono presentarsi nelle attività sportive o nelle attività della vita quotidiana.
Il suo principio primario è quello di ripristinare le proprietà istologiche e meccaniche dei tessuti danneggiati e l’utilizzo della Criocompressione nella fasi ICE e COMPRESSION è ideale perché il ghiaccio riduce la temperatura e la domanda metabolica inducendo vasocostrizione, la compressione ferma l’emorragia e riduce il gonfiore.
In ambito fisioterapico la vasocostrizione viene spesso utilizzata per limitare gli stravasi di sangue nei tessuti a seguito di lesioni (es. lesioni sportive) e la “terapia del ghiaccio” viene quindi generalmente seguita da alcune forme di bendaggio compressivo.
Nei tre diversi programmi di utilizzo della Criocompressione:
- Mode 1 – 1 minuto di compressione 10 sec. di recupero;
- Mode 2 – 30 secondi di compressione 10 sec. di recupero;
- Mode 3 – Compressione e Crio continua;
i periodi alternati di vasocostrizione e vasodilatazione influenzano il flusso sanguigno capillare ed è attraverso la membrana capillare che il fluido tissutale può essere rimosso dall’area e restituito nella circolazione sistemica. La circolazione aumentata consente più sostanze nutritive e ripara le sostanze nelle aree danneggiate e agevola il processo riabilitativo.